Descrizione
Facciamo un ripasso della nostra visione dell’organizzazione del nostro organismo:
lo immaginiamo costituito da due aspetti funzionali:
- Una parte gestionale/percettiva,
- Una parte operativa.
Cioè, paragonandolo ad un computer: un software che elabora dati e impartisce comandi alla parte hardware che li esegue (es. una stampante, uno scanner, etc.) si ha un modello che ci facilita la comprensione.
Allo stesso modo il nostro corpo reagisce agli impulsi cerebrali.
Immaginiamo che nel nostro computer si installi un virus che ne altera l’elaborazione: ordiniamo una stampa e magari si attiva lo scanner. In effetti è tutto funzionante ma non in modo coerente.
Nel nostro cervello si annidano numerosissimi “virus”: sono originati, fin dalla nascita, da esperienze vissute, modelli educazionali forniti dalla famiglia, fattori traumatici (immaginate un bimbo privo di esperienze e di un vocabolario che gli consentano di interpretare correttamente quello che gli succede quotidianamente intorno!), etc, etc . Fortunatamente la grandezza dell’essere umano consente di ammortizzare e minimizzare la maggior parte di questi episodi senza riportare gravi traumi e comportamenti aberrati: quello che nella maggior parte di casi succede è una perdita di sicurezza affettiva o di autostima che in misura maggiore o minore influenza per tutta la vita il comportamento quotidiano.
Questo può comportare forme di ansia, angosce, attacchi di panico, difficoltà nel riposo notturno, indebolimento della memoria e della concentrazione.
L’elemento comune, nella quasi totalità dei pazienti trattati, è uno stato di stanchezza cerebrale generata da un continuo rivolgersi domande, in modo quasi ossessivo, accompagnato de una carenza di sonno profondo. Ciò provoca, appunto,una progressiva stanchezza mentale (i pensieri sono più lenti, meno lucidi, le domande non trovano risposte). Ricordiamo che il cervello, come del resto tutti gli altri organi e tessuti, nello svolgere il proprio lavoro, consuma energia e produce tossine. Tutti siamo consapevoli che il fegato, se intossicato perde efficienza ed i suoi processi digestivi, ad esempio, vengono alterati. In questo caso ricorriamo all’aiuto di Principi Attivi che ne stimolano la purificazione. La stessa consapevolezza dobbiamo averla per lo stato tossico del cervello, sapendo che NON esistono sostanze, naturali o chimiche che ne stimolano la purificazione: a protezione del cervello esiste una barriera emato-encefalica che consente il passaggio di pochissime sostanze. Il liquido cerebrale si continuo nel liquido rachidiale (contenuto all’interno della colonna vertebrale) ed è proprio qui che si trovano gli unici dispositivi che purificano i liquidi cerebrali. Il nostro corpo li attiva tramite il sonno profondo!! Immaginate, in mancanza di un sonno giusto, come si accumulino in misura sempre maggiore le tossine all’interno del liquido cerebrale.
E’ questo stato progressivo di perdita di efficacia cerebrale che genera ed amplifica i sintomi più classici: ansia, angoscia, paure, insonnia.
Il paziente quindi, ha due ordini di disequibro: uno di cui in genere è quasi inconsapevole (il mancato riposo notturno, appunto), e quelli che sono i sintomi.
Nella nostra proposta terapeutica dobbiamo quindi agire innanzitutto sul ripristino del riposo profondo (non sono importanti le ore in cui si dorme ma la qualità del dormire).
Gli integratori che si possono usare
PRIMUFAN,
RELASS,
MELIXAN.
IPERIDE,
REPOSE.
Tutti composti di P.A. esclusivamente vegetali
Iniziamo con il regolare il ciclo del sonno.
Utilizziamo a questo scopo PRIMUFAN, integratore specifico che, migliorando la qualità del sonno, chiarifica e disintossica i liquidi intercellulari cerebrali, riducendo gradualmente LE CAUSE dell’ansia, angoscia etc.
Il trattamento dura tre mesi e si assumono 2 capsule prima di colazione e due prima di cena. Si noterà un miglioramento della qualità della vita dopo circa 30/40 giorni.
Questo integratore deve essere affiancato, secondo i casi da uno dei due integratori seguenti:
REPOSE: 2 capsule prima di cena e due al momento di dormire Favorisce sia l’addormentarsi che l’eventuale ri-addormentarsi in caso di risveglio notturno.
RELASS gocce, una tisana concentrata: 1 cucchiaio da minestra colazione pranzo e cena in poca acqua. Questo in caso di difficoltà nell’addormentarsi a causa dell’ansia.
Questi due integratori migliorano il lavoro di PRIMUFAN ed è sufficiente assumerli per i primi 20/30 giorni di trattamento.
Il trattamento sintomatico dell’ansia lo facciamo utilizzando il MELIXAN gocce. Essendo totalmente innocuo può essere assunto anche 4 o 5 volte(un cucchiaio a minestra a volta in poca acqua) durante il giorno(dose d’attacco) per poi ridurlo secondo i miglioramenti conseguiti. Da non sottovalutare il senso di benessere che questo integratore genera, oltre e ridurre ,l’ansia. Migliora anche le peristalsi intestinali per le sue capacità di decontrarre la muscolatura liscia.
In caso di angosce più o meno intense si associa magari al MELIXAN, l’IPERIDE gocce (1 cucchiaio da minestra a colazione, a metà mattina e prima di pranzo in poca acqua). Già dopo 1 o 2 giorni si avvertirà chiaramente una diminuzione dello stato d’angoscia ed un aumento dell’energia mentale. Si consiglia di non assumerlo dopo le 16,00 per evitare questa energia rinnovata alteri il processo dell’addormentamento.